mi chiamo armando capozza.
e che ve ne frega a voi?
lasciate che vi spieghi.

La scena che mi ha fatto più ridere contiene Stanlio e un cubetto di ghiaccio. scazzum vivendi era il nome del mio blog. Mi piace correre lentamente. Ricordavo a memoria la formazione della finale dei mondiali del 2006. Credo nella leggenda che una foto ti rubi un pezzo d'anima. Diffido da chi ha più selfie che libri letti. Se mi cercate, mi trovate sul treno con un taccuino. Ricordo quando si diceva che gli anni '90 erano così brutti che non sarebbero mai tornati di moda. Queste righe sono state più difficili di qualsiasi libro. Sono nato a Taranto nel 1987 ma il mio nome non ha nulla a che fare con Maradona. Se dovessi consigliare un libro, consiglierei un libro e un racconto. Il blog era in bianco e nero, poi ho scoperto il rosso. Perec era il più grande scrittore francese, ma mi sono dimenticato di visitare la sua tomba al Pere Lachaise. Ho probabilmente scritto il mio primo racconto a 10 anni. Penso che le citazioni siano un modo eccellente di inquadrare una persona. Ho fiducia nella specie umana sino a quando vedrò un manifesto in Comic Sans. scazzum vivendi è una sorta di casa editrice senza casa; un nome in basso che sia una scatola dove inserire tutti i miei progetti relativi alla scrittura. La peggiore dissonanza sensoriale fu quando sentii una canzone degli Interpol in una puntata di Friends. La mia professione è programmatore. Non sono un genio perché non sono mancino. Max Aub sarebbe fiero di me. Anche il protagonista di Alta Fedeltà. Il primo dito di neve per terra lo vidi a ventidue anni, e più che un dito era una mano. In verticale. Abito a Como dal 2009. Tanti saluti dalle fermate di Cadorago e Palagianello.